Un anno dopo, o quasi, il primo incontro tra la nutrizionista Rossella Ratto e i ragazzi del Canturino torniamo a fare un punto. I corridori della categoria juniores, ragazzi e ragazze, della formazione lombarda hanno corso questa stagione con il supporto di una figura importante come quella della nutrizionista. Non un modo per estremizzare, ma per educare e imparare a lavorare e confrontarsi con un mondo nel quale è facile perdersi: quello della nutrizione e dell’integrazione legata allo sport

«Anche per me è stata una prima esperienza nel lavorare e coordinare una squadra giovanile – racconta la nostra nutrizionista Rossella Ratto – e inizialmente pensavo che sarebbe stata una pazzia. Con i ragazzi non è mai semplice lavorare perché si è sempre sul filo tra educazione alimentare e una dieta in cui vai a vedere i dosaggi e le grammature». 

Dieta? No, grazie

Un lavoro, quello di Rossella Ratto, che è stato in costante equilibrio e in continua evoluzione. I ragazzi si sono messi alla prova, imparando come si gestisce un aspetto importante come la nutrizione. 

«Un adolescente – continua Rossella Ratto – non si dovrebbe mai mettere a dieta, tuttavia la tendenza nei giovani è di mangiare male e meno di quanto sarebbe consigliato. In particolar modo le ragazze. Il mio lavoro è stato importante fino a metà stagione, poi una volta date le linee guida non sono stata “opprimente”. E’ giusto che i ragazzi imparino a gestirsi da soli seguendo delle indicazioni di massima».

A novembre 2024 Rossella Ratto ha tenuto una serata dedicata alla nutrizione e alcune indicazioni per i ragazzi

A novembre 2024 Rossella Ratto ha tenuto una serata dedicata alla nutrizione e alcune indicazioni per i ragazzi

Qual è stata la parte più stimolante per te, come nutrizionista?

E’ un lavoro che mi ha permesso di raccogliere dati e informazioni, non ho mai seguito tanto le categorie giovanili. Mi è piaciuta molto la parte di comunicazione, e in questa ho visto delle differenze. Le ragazze sono molto più attente dei ragazzi, a loro basta scrivere un informazione per sapere che è stata recepita. Mentre i ragazzi tendono a distrarsi e perdere pezzi per strada. Inoltre loro guardano tanto al professionismo, fanno domande molto tecniche e “spingono” per avere un’integrazione che considerata l’età (17 e 18 anni, ndr) non è ancora necessaria. 

Sei riuscita ad accompagnarli sulla strada giusta?

Molto dipende dai genitori e dall’ambiente in cui vivono. Ci sono figure genitoriali particolarmente esaltate che è capitato che mi chiamassero la domenica per chiedermi di far andare più forte loro figlio. Oppure c’è il genitore che dice al figlio di non mangiare più di cento grammi di pasta perché fa male. Poi si lamentano se il ragazzo non cresce in altezza e struttura fisica, tu spieghi loro che non è vero e dai un piano alimentare equilibrato e improvvisamente il ragazzo cresce, cambia. 

CC CanturinoCon la nutrizionista hanno lavorato i due team juniores, questo quello femminile

CC CanturinoCon la nutrizionista hanno lavorato i due team juniores, questo quello femminile

In effetti l’adolescenza è anche un periodo delicato, con i ragazzi ancora nella fase dello sviluppo…

C’è stato un atleta in particolare che quando è arrivato da me ed era il classico ragazzino che doveva ancora svilupparsi e tra l’altro seguiva una dieta completamente sbilanciata. L’ho convinto e insieme abbiamo fatto dei cambiamenti importanti a seconda dei suoi gusti e delle possibilità di gestione familiare della dispensa. Alla fine questo ragazzo ha perso diversi chili, si è rinforzato muscolarmente ed è anche diventato uno dei punti di riferimento del team nella seconda parte di stagione. 

Nel Canturino ci sono anche le ragazze, come si lavora con loro?

C’è stato un percorso un po’ educativo sull’inserimento dei carboidrati ad esempio, aspetto che rimane sempre molto delicato. 

Ci sono stati dei ritiri o dei momenti di lavoro comune?

Sì ed è stata una cosa molto bella che mi sono divertita a fare. Quando c’è stato il ritiro prestagionale o quello in altura in estate ho realizzato un piano nutrizionale da condividere con la cucina dell’hotel. Si è trattato di scrivere qualche indicazione riguardo alle grammature dei carboidrati, proteine, legumi, cereali, il tutto a seconda dell’allenamento. Mentre per il ritiro in altura, visto che la squadra ha preso un appartamento, mi sono divertita a creare un piano di lavoro: cucinare, pulire, lavatrice, ecc…

CC CanturinoLo scopo del lavoro era imparare a gestire la nutrizione legata allo sport, capendo esigenze e bisogni dei ragazzi

CC CanturinoLo scopo del lavoro era imparare a gestire la nutrizione legata allo sport, capendo esigenze e bisogni dei ragazzi

Come hai detto in questa categoria spesso i ragazzi vogliono emulare i professionisti, come si trova l’equilibrio secondo l’aspetto della nutrizione?

In questa categoria, sia per i ragazzi che per le ragazze, l’aspetto nutrizionale è tanto legato all’educazione. Significa insegnare loro come e quanto mangiare a livello di macronutrienti. E’ un aspetto fondamentale che rimarrà per tutta la vita, sportiva e privata. Poi, come visto, iniziano a fare ritiri in altura ed è importante insegnare loro come si lavora sotto l’aspetto della nutrizione e dell’integrazione: come mangiare, quanto aumentare le grammature. Per il resto rimane un “gioco” dove devono imparare a capire e percepire le loro esigenze.

In che modo hai gestito il rapporto con i ragazzi?

Avevano un questionario da compilare settimanalmente per avere un monitoraggio che mi permettesse di capire e individuare eventuali problematiche, soprattutto nelle prime fasi. Poi come in ogni cosa c’è chi è più collaborativo e chi meno. Anche dal punto di vista dell’integrare nuovi cibi o gusti diversi non ho avuto difficoltà particolari, però le ragazze sono quelle più propense nel provare qualcosa di nuovo. 

CC Canturino, ritiro alturaI ragazzi hanno anche imparato ad adattare la nutrizione e l’integrazione a seconda dei momenti della stagione

CC Canturino, ritiro alturaI ragazzi hanno anche imparato ad adattare la nutrizione e l’integrazione a seconda dei momenti della stagione

Il peso è importante?

Per me il parametro del peso, aggiornato settimanalmente, era semplicemente un modo per monitorare che tutto procedesse al meglio senza cali dovuti a stress o improvvisi aumenti. Mi è capitato che un ragazzo in estate facesse fatica a mangiare e seguire il piano alimentare e ha perso un chilo in una settimana. Gli ho scritto, ci siamo sentiti e abbiamo trovato la soluzione per non perdere massa muscolare. 

Per le ragazze, invece, la bilancia rimane un argomento delicato?

Sia quello che l’aspetto visivo. Siamo molto legate alla fisionomia, purtroppo. Sulle ragazze non è mai facile lavorare perché hanno una sensibilità superiore, anche se non c’è nessuno che commenta. Magari ci si sente gonfie e si pensa di dover tagliare, invece è un aspetto ormonale legato al ciclo, ad esempio. Con loro il lavoro è stato essere di supporto, parlare e confrontarsi.

Rossella Ratto, Misia BelottiLa nutrizionista Rossella Ratto insieme a Misia Belotti, una delle ragazze del Canturino

Rossella Ratto, Misia BelottiLa nutrizionista Rossella Ratto insieme a Misia Belotti, una delle ragazze del Canturino

Hai visto una crescita di consapevolezza in questo anno di lavoro insieme?

Per molti sì. Addirittura c’è stato un ragazzo che ha fatto un percorso tutto suo. Sembrava uno di quelli che di testa ne ha poca per fare l’atleta, quindi anche la squadra mi ha detto di fare quello che fossi riuscita. La squadra e io siamo gli strumenti, poi ognuno deve metterci del suo. L’abbiamo lasciato fare, poi verso fine stagione è venuto da me e mi ha fatto delle domande su cosa potesse fare e come migliorare, ha trovato la sua motivazione. Fatto sta che nei mesi finali ha ottenuto qualche piazzamento, ed è una cosa che mi ha fatto molto piacere. 

La cosa bella è che con alcuni di loro potrai lavorare anche il prossimo anno.

Sì, quindi si può parlare di un percorso che continua, e penso sia davvero stimolante per tutti. Magari con qualcuno di loro potremmo provare a fare un passo ulteriore.