Una frase (semplice) che Eastwood ripete da anni. Freeman l’ha fatta propria e a 88 anni l’unica preoccupazione è se potrà ancora giocare a golf
Eugenio Spagnuolo
25 novembre – 17:05 – MILANO
Morgan Freeman ha 88 anni e gioca a golf quasi ogni giorno. Il piede destro gli dà problemi da tempo, tanto che sul campo gli permettono di portare il cart fin quasi ai green. Ma lui scende e cammina comunque. Si china sulla pallina, si piega per leggere il terreno, oscilla il corpo, colpisce. “Il golf è camminare, chinarsi, piegarsi, tirare, imprecare”, racconta all’AARP, l’associazione americana dei pensionati. “Uno sport ottimo per gli anziani. Meglio delle bocce“. E quando gli chiedono dei 90 anni che si avvicinano, ha una sola e unica preoccupazione: riuscirà ancora a giocare?
Nell’intervista, Freeman ha spiegato la sua filosofia sulla longevità. E l’ha fatto partendo da una frase dell’amico Clint Eastwood, 95 anni: “Don’t let the old man in”. Non far entrare il vecchio (in te). “Quello che dice Clint, non far entrare il vecchio, continua a muoverti, è il segreto del vivere bene”. Freeman lo declina così: “Alzarsi ogni mattina, allenarsi in palestra, prendere le vitamine, prendere le medicine prescritte e…” continuare a giocare a golf.
La meditazione dell’Ispettore Callaghan—
Eastwood, che quella frase l’ha coniata, la mette in pratica a modo suo. Il padre morì d’infarto a 63 anni, e da quel momento decise di occuparsi della propria salute. Già negli anni 50 mangiava germogli di erba medica e yogurt, roba da eccentrici all’epoca (soprattutto per uno abituato a interpretare ruoli da duro). Oggi segue la regola del 90/10: nove pasti su dieci sono proteine magre e verdure. Salmone selvatico, petto di pollo, broccoli, spinaci. Niente cibo processato. Quando Jimmy Kimmel gli chiese se mangiasse nachos o alette di pollo, rispose: “Niente di quella porcheria”.
Poi c’è la meditazione trascendentale, due volte al giorno dalla metà degli anni Settanta. Il biografo Shawn Levy racconta che Eastwood si ritaglia momenti zen persino sui set cinematografici. “I suoi film sono tutti mascelle serrate e sparatorie, eppure eccolo lì, seduto in posizione del loto su un set western polveroso”. L’esercizio fisico oggi è meno intenso rispetto a un tempo: niente più carichi pesanti, ma anche lui come Freeman cammina molto e gioca a golf. E ogni tanto si concede qualche peso, ma senza strafare. Del resto il figlio Scott racconta che quando il padre gli insegnò a sollevare pesi a 14 anni la prima cosa che gli disse fu proprio: meglio eseguire i movimenti correttamente che caricare troppo.
Clint & Morgan—
Freeman e Eastwood si conoscono da decenni. Hanno lavorato insieme in Gli spietati nel 1992 e in Million Dollar Baby nel 2004, il film che valse a Freeman l’Oscar come miglior attore non protagonista. Due carriere parallele e due approcci alla salute che si somigliano nella sostanza: niente scorciatoie, nessuna terapia sperimentale, tantomeno integratori miracolosi. Solo abitudini sane ripetute lungo decenni. E la scienza della longevità approva: è risaputo che il movimento costante mantiene attiva la circolazione e preserva la massa muscolare, che dopo i 50 anni cala del 3-8 per cento ogni decennio se non viene stimolata. Una dieta ricca di omega-3, come quella di Eastwood con il salmone selvatico, protegge cuore e cervello. La meditazione riduce il cortisolo e abbassa la pressione sanguigna. E, soprattutto, non cedere all’auto-percezione di vecchiaia mantiene più alti i livelli ormonali, che crollano in chi si ritira psicologicamente dall’età attiva.
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