Solo iperico, zafferano e probiotici mostrano effetti simili agli antidepressivi. Omega-3 e vitamina D promettenti, ma molti integratori popolari deludono

Eugenio Spagnuolo

10 agosto – 11:57 – MILANO

Di iperico tutti ne abbiamo sentito parlare. E pure degli omega-3. Ma quanti sanno che nei reparti di farmacia, erboristeria e nei negozi online si affollano ben 64 diversi prodotti naturali che promettono di aiutare contro la depressione? Con quale fondamento scientifico, però, è tutto da vedere. A fare ordine in questa giungla di capsule, estratti e tisane ci hanno pensato i ricercatori dell’University College London, passando al setaccio oltre 23mila studi e 209 trial clinici. Il risultato? Una mappa dettagliata di cosa funziona davvero, cosa mostra qualche segnale promettente e cosa invece galleggia nel mare delle speranze senza prove. 

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“La depressione sta diventando sempre più comune, al punto che a volte viene descritta come un’epidemia”, spiega Rachael Frost, che ha guidato la ricerca nel Regno Unito, dove l’11,3 per cento delle persone riferisce sintomi depressivi lievi, il 4,2 per cento moderati e il 3,3 per cento gravi. Un male oscuro al cui cospetto si cerca aiuto ovunque: antidepressivi, psicoterapia, meditazione, sport. E tanti si affidano ai prodotti da banco, facilmente reperibili e senza prescrizione. Il problema è che una volta entrati nel loop, la lista diventa infinita. Soprattutto se si naviga online o si consultano i social, dove ogni giorno spunta un nuovo miracoloso estratto di qualche pianta esotica. Come orientarsi? Quali prodotti hanno alle spalle studi seri? E, soprattutto, sono sicuri? 

Gli Integratori per l’umore—  

Tra gli integratori con evidenze più solide – quelli testati in oltre dieci studi – troviamo i soliti noti: omega-3 (39 trial), iperico (38), probiotici (18) e vitamina D (14). C’è anche lo zafferano (18 studi), apprezzato in Medio Oriente e in alcune zone dell’Asia. Ma attenzione ai risultati: per gli omega-3, gli studi che non hanno trovato benefici contro la depressione superano quelli positivi. Diverso il discorso per iperico e zafferano, che nella maggior parte dei casi battono il placebo e reggono il confronto con i farmaci antidepressivi veri e propri. Anche alcuni probiotici e la vitamina D si sono dimostrati superiori al placebo nel ridurre i sintomi depressivi.

I candidati emergenti —  

Diciotto prodotti mostrano evidenze emergenti, con studi ancora limitati ma incoraggianti. I più promettenti sono acido folico, lavanda, zinco, triptofano, rhodiola e melissa. Anche arancio amaro, lavanda persiana e tè alla camomilla hanno dato segnali positivi, anche se solo in due studi ciascuno. Sorpresa: alcuni dei prodotti più popolari – melatonina, magnesio e curcumina – hanno deluso le aspettative con risultati contrastanti. Lo stesso vale per cannella, echium, vitamina C e la combinazione vitamina D più calcio. E i prebiotici, che dovrebbero nutrire i batteri buoni dell’intestino, non sono riusciti a battere il placebo quando si tratta di migliorare l’umore.

La sicurezza prima di tutto—  

La buona notizia è che per questi prodotti sono stati segnalati pochi problemi, sia presi da soli che in combinazione con antidepressivi. Tuttavia, come sottolineano gli autori, “dovrebbe sempre essere consultato un professionista sanitario per verificare se un prodotto possa interagire con qualcos’altro che stiamo assumendo”.

Le sorprese dal mondo reale —  

Confrontando i risultati con le abitudini dei consumatori, emergono alcune sorprese. Camomilla, lavanda, melissa ed echium risultano tra i prodotti più acquistati, ma andrebbero studiati meglio. E mentre 89 studi hanno testato prodotti in combinazione con antidepressivi, pochissimi hanno verificato se assumere rimedi naturali durante una psicoterapia abbia effetti aggiuntivi. “Alla fine dei conti, abbiamo evidenze relativamente solide solo per alcuni prodotti”, conclude Frost.

La strada per capire quali integratori naturali funzionano davvero contro i disturbi dell’umore è ancora lunga. Ma almeno ora sappiamo dove guardare prima di affidarci al prossimo rimedio. E soprattutto, che la depressione è una condizione seria: nessun integratore, per quanto naturale, può sostituire la valutazione di uno specialista.