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Redazione Roma

Il richiamo del ministero della Salute è per due lotti a etichetta Bel Sapore e due lotti a marchio Vittoria, con confezioni da un chilo, provenienti da uno stabilimento di Scafati

Il ministero della Salute ha disposto il richiamo di alcuni lotti di due diversi marchi di friarielli alla napoletana per «sospetto rischio di contaminazione da botulino». Si tratta dei marchi Vittoria e Bel Sapore, prodotti entrambi dalla Ciro Velleca Srl a Scafati, nel Salernitano, in confezione da un chilo.

I lotti ritirati a marchio Vittoria sono il 280325, con scadenza 28 marzo 2028, e il 290425, con scadenza 29 aprile 2028, mentre quelli a marchio Bel Sapore sono il 060325 con scadenza 6 marzo 2028 e il 280325 con scadenza 28 marzo 2028. L’avvertenza del ministero è di «ritirare i prodotti eventualmente in giacenza».



















































Il caso in Calabria

Mentre le autorità sanitarie ribadiscono l’importanza di non consumare i
lotti indicati, nel comune di Diamante, in Calabria, sono in corso le indagini sull’origine del focolaio di intossicazioni da botulino che ha causato due morti e dodici ricoverati

Tra gli intossicati sono morti Luigi di Sarno, 52enne di Cercola, nel Napoletano, e Tamara D’Acunto di Diamante, 45 anni.

Nove gli indagati dalla Procura di Paola (Cosenza): oltre all’ambulante che ha venduto il panino con salsiccia e cime di rapa fonte di presunta intossicazione della prima vittima, anche tre responsabili delle ditte produttrici del prodotto inquinato da botulino e 5 medici di due strutture sanitarie del cosentino che hanno avuto in cura di Sarno e D’Acunto prima del decesso. Si ipotizza a vario titolo i reati di omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive

In particolare, il titolare del food truck sospettato di aver servito gli alimenti contaminati è sotto accusa non solo per la presunta origine dell’intossicazione, ma anche per l’ipotesi di aver utilizzato un unico attrezzo da cucina per maneggiare più cibi, favorendo la contaminazione incrociata. «Ipotizziamo che utilizzasse un solo attrezzo da cucina per maneggiare gli alimenti, altrimenti non si spiega», ha detto il procuratore Domenico Fiordalisi riferendosi al titolare del mezzo.

Non solo salsiccia e broccoli. Dalle prime analisi condotte sui cibi dall’Istituto superiore di sanità, sarebbero diversi gli alimenti trovati sul food truck a Diamante che sarebbe all’origine dell’intossicazione. I risultati sono stati inviati alla Procura della Repubblica di Paola che coordina le indagini.


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11 agosto 2025 ( modifica il 11 agosto 2025 | 16:08)