Uno studio rivela come il beta-idrossibutirrato, un composto naturale, possa proteggere il cervello dai danni dei grassi saturi
Eugenio Spagnuolo
13 agosto – 12:26 – MILANO
Quando gli eccessi a tavola diventano nemici del cervello, la natura ci offre una mano inaspettata. Un team di ricercatori spagnoli ha scoperto che il beta-idrossibutirrato, sostanza che il nostro organismo produce spontaneamente in particolari condizioni, può proteggere i neuroni dai danni causati da una dieta ricca di grassi saturi. Lo studio, apparso sulla rivista Molecular Metabolism, getta nuova luce su un problema diffuso: quello che mangiamo, infatti, può influenzare pesantemente le nostre capacità cognitive e bastano pochi giorni di alimentazione sbagliata per vedere i primi effetti sul cervello. Ma ora sappiamo che questo processo può essere contrastato.
Corpi chetonici—
Il beta-idrossibutirrato appartiene alla famiglia dei corpi chetonici, molecole che il fegato produce quando l’organismo deve arrangiarsi senza carboidrati. Succede, per esempio, durante il digiuno prolungato o seguendo una dieta chetogenica: il corpo, privato della sua fonte di energia preferita (il glucosio), inizia a bruciare i grassi trasformandoli in questi composti alternativi. I ricercatori del Centro de Investigación Biomédica en Red, della Universitat Internacional de Catalunya e dell’Università di Barcellona lo hanno testato su modelli animali alimentati con diete ad alto contenuto di grassi saturi. E la scoperta è stata che il beta-idrossibutirrato non solo ha ripristinato la plasticità sinaptica – il meccanismo alla base di apprendimento e memoria – ma ha anche protetto i neuroni dall’acido grasso saturo più abbondante nell’alimentazione occidentale. “Il beta-idrossibutirrato protegge le cellule nervose dal danno causato dall’acido palmitico, che è il grasso saturo più comune nella nostra dieta”, precisa Rut Fadó, coordinatrice dello studio.
Come se non bastasse, la somministrazione quotidiana del composto ha aiutato gli animali a contenere l’aumento di peso tipico delle diete ipercaloriche. Una scoperta che assume particolare rilevanza, se consideriamo che ricerche recenti dimostrano come anche soli 3 giorni di alimentazione ricca di grassi saturi possano compromettere la memoria negli anziani, provocando infiammazione cerebrale ben prima che si manifesti l’obesità. “E il nostro studio – concludono i ricercatori – suggerisce il potenziale del beta-idrossibutirrato come integratore alimentare per prevenire o contrastare anche il deterioramento cognitivo legato a malattie metaboliche come l’obesità”.
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