Il segreto per vivere più a lungo non è la quantità di tempo passata a camminare, ma la velocità con cui lo si fa
Daniele Particelli
13 agosto – 18:15 – MILANO
Camminare fa bene alla salute, e questo la scienza ce lo ha confermato a più riprese, ma non tutti i passi sono uguali. Secondo una nuova ricerca condotta dalla Vanderbilt University di Nashville e pubblicata sull’American Journal of Preventive Medicine, il segreto per vivere più a lungo non è la quantità di tempo passata a camminare, ma la velocità con cui lo si fa.
Come camminare per aumentare la propria aspettativa di vita—
Lo studio ha seguito quasi 80mila adulti, quasi tutti in arrivo da comunità a basso reddito del Sud degli Stati Uniti e ha analizzato le loro abitudini di camminata, confrontandole con i dati di mortalità registrati in 17 anni di follow-up. I partecipanti hanno indicato quanti minuti al giorno dedicavano a camminare lentamente e quanti a passo veloce, permettendo così ai ricercatori di calcolare la relazione tra ritmo di camminata e longevità.
15 minuti di passo veloce possono fare la differenza—
I risultati dello studio parlano chiaro: camminare velocemente per 15 minuti al giorno riduce il rischio di morte per tutte le cause di circa il 20%, un beneficio nettamente superiore rispetto a quello di tre ore di camminata lenta.
L’effetto si è rivelato particolarmente evidente per le malattie cardiovascolari: il passo veloce migliora la gittata cardiaca, favorisce un uso più efficiente dell’ossigeno e contribuisce a mantenere sotto controllo peso e composizione corporea, riducendo così l’impatto di obesità e i fattori di rischio metabolici.
“I benefici della camminata veloce erano indipendenti dai livelli complessivi di attività fisica nel tempo libero”, ha sottolineato Wei Zheng, epidemiologo e co-autore dello studio. Questo significa che anche chi non riesce a dedicare molte ore allo sport può trarre vantaggio dall’inserire una breve camminata a passo sostenuto nella propria giornata.
Un’attività semplice e accessibile a tutti—
Uno degli aspetti più interessanti dello studio è la praticità della camminata veloce: non richiede attrezzature costose o abbonamenti in palestra, è a basso impatto e quindi adatta anche a chi non è molto allenato. Non solo. Basta qualche piccolo accorgimento per integrare la camminata veloce nella propria routine quotidiana, ad esempio andando a lavoro a piedi, facendo le scale o portando a spasso il cane a ritmo sostenuto.
Gli esperti, forti delle conclusioni raggiunte, invitano le autorità sanitarie a incoraggiare le persone a camminare più velocemente, soprattutto nelle comunità con risorse sanitarie limitate. “Ogni occasione per accelerare il passo conta”, ha affermato la ricercatrice Lili Liu, “e anche pochi minuti al giorno possono avere un impatto reale sull’aspettativa di vita“.
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