di
Leonard Berberi
Ai controlli si potrà passare anche con profumi, creme e bottiglie di vino e olio nel trolley a mano. Da Malpensa e Linate, Fiumicino e Catania, ecco gli aeroporti italiani coinvolti
Nei principali aeroporti italiani si potranno (ri)portare nel bagaglio a mano — senza nemmeno tirarli fuori — profumi e bottiglie di grandi dimensioni di acqua, vino e olio. Dopo aver sospeso quasi un anno fa a sorpresa, e in via precauzionale, l’utilizzo degli scanner di ultima generazione, nei prossimi giorni quegli stessi macchinari si potranno tornare a utilizzare al massimo delle loro funzionalità, stando a quanto apprende il Corriere da tre fonti industriali a conoscenza delle discussioni.
Senza limiti
Questo vuol dire che all’interno dei trolley, oltre ai dispositivi portatili (tablet, laptop, smartphone), si potranno mettere pure i liquidi senza più rispettare il limite dei 100 millilitri. Quando? Forse già tra fine luglio e inizio agosto, anche se le fonti avvertono che la tabella di marcia è ancora oggetto di finalizzazione.
L’ultimo incontro dell’Ecac
Al termine delle verifiche tecniche, e forse già venerdì 25 luglio, la Conferenza europea dell’aviazione civile (Ecac) darà l’ok all’algoritmo aggiornato degli apparecchi Hi-Scan 6040 CTiX realizzati dalla società Smiths Detection, riferiscono le fonti. In Italia questi macchinari sono stati installati a Milano Malpensa e Linate, Roma Fiumicino, Bergamo, Catania, Bologna, Torino: proprio in questi scali i passeggeri in partenza (68-70 milioni in un anno) torneranno a beneficiare dell’approvazione comunitaria. Ecac e Smiths Detection non hanno risposto alle domande via e-mail.
Le regole dopo l’11 settembre
I varchi di sicurezza degli aeroporti — dove si trovano i metal detector e gli scanner — risentono ancora dell’11 settembre 2001. Nel 2006, poi, è stato aggiunto il divieto di portare nel bagaglio a mano i contenitori con liquidi superiori ai 100 millilitri. Durante la pandemia gli scali — quelli di Milano sono stati tra i primi in Europa — hanno iniziato a installare apparecchiature in grado di eseguire una vera e propria Tac agli effetti personali dei viaggiatori.
Il nuovo software
Grazie a un software che riconosce all’istante eventuali esplosivi e mostra immagini tridimensionali e ad alta risoluzione del bagaglio — approvato proprio dall’organismo tecnico dell’Ecac —, non serve più estrarre i dispositivi elettronici e si possono portare pure bottiglie di olio, vino e birra, oltre a creme e gel ben oltre i 100 millilitri.
Lo stop della Ue
A maggio dell’anno scorso, però, la Commissione europea ha introdotto i limiti sui liquidi solo sul modello Hi-Scan 6040 CTiX— equiparandolo ai vecchi macchinari — dopo aver ricevuto alcune segnalazioni tecniche (dagli americani, spiegano le fonti) secondo cui i macchinari non garantivano una rilevazione affidabile.
I nuovi test
Il 1° settembre 2024 la restrizione è stata estesa a tutti gli altri modelli moderni, facendo fare un passo indietro, con l’eccezione di laptop e tablet che hanno continuato a restare all’interno dei trolley a mano. Nel frattempo Bruxelles ha chiesto a Ecac nuovi test, mentre la società produttrice coinvolta ha aggiornato il suo algoritmo. Questo ha causato non pochi disagi, pure organizzativi ai varchi di sicurezza degli scali che li avevano installati — in Italia, Germania, Irlanda, Lituania, Malta, Olanda, Svezia — e ha fatto arrabbiare gli organismi di rappresentanza delle società di gestione aeroportuale come Aci Europe e Assaeroporti.
I costi
Anche per gli investimenti: gli scanner di ultima generazione costano in media otto volte più di quelli di vecchia generazione e i costi di manutenzione sono quattro volte più elevati. Ora la svolta con il ritorno a controlli più veloci e con meno restrizioni. Ma solo negli scali dotati della cosiddetta smart security. In tutti gli altri non cambia nulla.
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24 luglio 2025 ( modifica il 24 luglio 2025 | 07:54)
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