di
Maria Vittoria Melchioni
Antonio Saccinto è il coach che, da più di dieci anni, segue l’attore 54enne: «L’età conta? Ci sono tanti altri fattori. Seguo anche l’alimentazione, Stefano è un grande professionista anche quando si tratta delle mie indicazioni»
Una foto che ha destabilizzato migliaia di persone, ma in senso positivo, aumentando lo spirito di emulazione di chi ha visto il fisico scolpito di Stefano Accorsi. Dietro a questa trasformazione c’è un grande lavoro in palestra e soprattutto una grande consapevolezza mentale e ovviamente un bravissimo personal trainer. Antonio Saccinto è il coach che, da oltre dieci anni, si prende cura in modo olistico dell’attore bolognese, creando appositamente per lui sessioni di allenamento sempre diverse che uniscono il benessere fisico con l’equilibrio mentale. Legati da una profonda amicizia, i due hanno coniato una parola in codice per darsi appuntamento per allenarsi: “coffee time”.
«Nella nostra chat su whatsapp quando ci scriviamo “Frank coffe?” possono essere le 5 di mattino o le 6 di sera, ci troviamo e ci alleniamo. Abbiamo la fortuna di stare vicini: Stefano abita a due passi dalla mia palestra, la Plusone Gym Concept in via Friuli a Milano. Mettiamo davvero su il caffè e ci rilassiamo per un quarto d’ora con un po’ di chiacchiere introspettive. Poi iniziamo con la nostra routine che alterna circuiti a corpo libero a quelli con i pesi. Un po’ di cardio basato sullo stile HIIT. Questo è il nostro impianto lavorativo a grandi linee».
Com’è nata la sua passione per il fitness?
«Ho iniziato ad andare in palestra a 14 anni, quando i miei coetanei sognavano di far parte del cast di “Beverly Hills” o di “Melrose Place”, io sognavo di diventare come Arnold Schwarzenegger, ma non potevo permettermi l’abbonamento, così mi offrivo di pulire gli specchi in cambio dell’accesso alla sala pesi. Ero un ragazzino in sovrappeso, un po’ schivo e per me il corpo era un mezzo per poter essere accettato dagli altri, così oltre alla palestra ho iniziato a pratica lotta greco-romana, una disciplina che ha formato soprattutto la mia mente, dato che non si può indietreggiare mentre si affronta l’avversario e non si può cadere. Una grande metafora di vita. Mi sono specializzato nel metodo funzionale frequentando la Gym Jones a Salt Lake City negli Stati Uniti, il cui motto è “The mind is primary” che ho fatto mio. Tra i miei mentori ci sono stati Mike Boyle e Steve Cotter che hanno davvero influenzato il mio modo di lavorare prediligendo la forza della mente».
Ci spieghi meglio questa forza mentale.
«La mente ha tre grandi componenti: quella cognitivo, quella emozionale e quella connettiva con l’esterno che determina chi siamo noi nella società, nel mondo. Dobbiamo conoscere come funzioniamo. Quando ho di fronte un cliente, voglio capire chi sia, non testare la sua motivazione. Il 7 gennaio sono tutti motivati, ma non è sufficiente. Serve cambiare mentalità e approccio all’attività fisica che non deve perseguire l’estetica a tutti i costi, ma bensì il benessere. L’addominale scolpito è la conseguenza di un approccio consapevole all’attività fisica».
Cosa pensa di tutti questi corsi online che promettono miracoli in breve tempo, ma che ci isolano in casa?
«Viviamo in una società in cui vogliamo tutto e subito. Nessuno sa più aspettare e nessuno ha più pazienza. Io seguo online solo persone che conosco e che ho già visto in palestra. Non faccio protocolli standardizzati e soprattutto non li faccio a persone di cui non so nulla. Non è molto furbo da un punto di vista economico, ma sono ripagato dal senso etico della mia professione. Credo fermamente nel motto “Tu sei ciò che insegni”: ho fatto molti Ironman, ho fatto maratone nel deserto, maratone a New York, ma tutto con un approccio consapevole, studiando, preparandomi per poi godere dell’emozione insita nel partecipare a queste sfide. Ed è questo che voglio trasmettere ai miei clienti».
C’è differenza tra allenare un uomo e allenare una donna?
«Le donne sono molto più forti mentalmente degli uomini. Possono arrivare dove vogliono. Poi ora arrivano in tante a chiedermi di allenare molto i glutei, così come gli uomini mi chiedono di allenare le braccia e di far aver loro i famosi addominali a tartaruga. Ma se uno non ha una mente forte, non crea quella connessione mente-muscolo, i risultati arriveranno lo stesso, ma non so quanto saranno duraturi»
Veniamo a Stefano Accorsi: com’è possibile che abbia un fisico così a 54 anni?
«Lo seguo dal 2015. Seguo anche la sua alimentazione e la sua integrazione. I nostri allenamenti sono funzionali, ottimizzano la qualità della vita e puntano alla longevità di un corpo sano. Recentemente abbiamo fatto una challenge di otto settimane che è partita l’8 gennaio per prepararlo al film che ha dovuto girare con Gabriele Muccino. Siamo partiti con calma. Siamo ricorsi ad un deficit calorico, neanche tanto restrittivo per asciugarlo un po’, senza però vietare il calice di vino da bere in compagnia di sua moglie Bianca, il gelato con i bambini. Ha perso quei quattro, cinque chili che gli hanno cambiato il corpo. Negli anni ha sviluppato tantissima forza, arrivando a sollevare 140 kg in panca. Svolge il wheel rollout con dimestichezza, che non è un esercizio per nulla semplice. Si è appassionato e si è acculturato sulla materia tant’è che presto partiremo con un progetto insieme di cui vi daremo i dettagli più avanti».
L’età conta?
«Eh cari miei … dipende da tanti fattori. Ma non c’è età che limiti una remise en forme se è la mente che la guida. Stefano è un professionista anche nel seguire i miei consigli».
Se dovessero offrire ad Accorsi il ruolo di una persona in sovrappeso, pensa che ora lo accetterebbe? O lei glielo vieterebbe?
«Lo provoco tutti i giorni. Dovreste chiederlo a lui. Quello della metamorfosi corporea per calarsi in un personaggio è un concetto molto americano: abbiamo visto Tom Hanks, Christian Bale, Jared Leto e tantissimi altri ingrassare o dimagrire in modo stupefacente per poi tornare in forma smagliante. Anche se penso che sotto, sotto, dentro di sé Stefano spera sempre che nessuno lo chiami e gli proponga un ruolo dove deve aumentare di 20 chili».
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24 luglio 2025
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