di
Marco Gasperetti

Gli orologi e i braccialetti intelligenti ormai segnalano fibrillazione atriale e apnee notturne, misurano l’ossigeno nel sangue e la glicemia, prevedono malattie. Mentre Apple e Samsung, Huawei e Amazfit investono su nuovi sensori. Tre casi

Controlla battito cardiaco, ossigenazione del sangue, irrigidimento delle vene. E ancora: respirazione, glicemia, sonno, calorie, stress, temperatura corporea. Segue ovunque e in ogni momento la persona, senza disturbarla, perché si tiene al polso. È lo smartwatch specializzato nella salute e nel benessere, che a volte può salvare una vita. Secondo gli analisti di Market.us, il mercato globale dei dispositivi indossabili nel 2024 ha toccato quota 125 miliardi di dollari (erano 110,3 nel 2023 e 95,7 nel 2022) con una previsione per la fine di quest’anno di 149,2 miliardi. Il trend è in continua crescita e per il futuro si stima un business da 283,5 miliardi di dollari nel 2030 e addirittura di 383,5 nel 2032, più del doppio di oggi. Secondo Italia Insight, lo scorso anno in Italia sono stati venduti 2,4 milioni di smartwatch e smartband, i braccialetti intelligenti, con una preferenza assoluta per gli orologi in grado di segnalare il battito cardiaco e un giro di affari di 1,4 miliardi di euro, che nel 2030 potrebbero arrivare a quota 3,9 miliardi.

Non è un medico

Certo, uno smartwatch non è in grado di sostituire un medico, benché l’intelligenza artificiale abbia raggiunto abilità cognitive complesse (è appena uscito Chat-Gpt 5), con i sensori sempre più precisi e l’analisi predittiva. Però è oggettivamente utile: gli smartwatch e gli smartband sono arrivati ormai a un livello di perfezione tale da poter essere certificati, in alcuni casi, come dispositivi medici. Sono migliaia i casi nel mondo di orologi intelligenti che hanno segnalato fibrillazioni atriali, individuato problemi respiratori monitorando il livello di ossigeno nel sangue; inviato allarmi per un livello troppo alto di pressione sanguigna o di glicemia; permesso di soccorrere le persone dopo cadute rovinose grazie a una telefonata automatica. Di notte, poi, questi dispositivi misurano lo stress. E di notte determinano con ottimi risultati le ore di sonno nelle fasi N-Rem (rilassamento, sonno leggero) e Rem, rilevando anomalie o disturbi della fase onirica, o eventuali apnee notturne.
Ma la vera innovazione è l’analisi predittiva, che utilizza l’intelligenza artificiale per raccogliere e confrontare i dati già registrati dell’utente. Se ci sono cambiamenti repentini, dunque anomali, sul piccolo monitor dell’orologio appaiono avvisi in formato grafico o messaggi.
Quasi sempre gli smartwatch della salute mantengono poi un’anima da orologio-computer e per il fitness. Insomma, continuano ad essere dispositivi indossabili che possono avere anche una variante «smart textile», con i tessuti intelligenti: fasce da polso in tessuto imbottite di chip che monitorizzano i parametri corporei e li inviano allo smartphone. Grazie a questo, stanno avendo successo nel mondo. 



















































Nuovi sensori e il test

Il trend in crescita nasce anche dal fatto che gli smartwatch e gli smartband stanno implementando nuovi sensori. Aziende come Apple e Samsung, Huawei e Amazfit stanno studiando quelli per l’analisi del sudore, la temperatura corporea interna (quelli per la temperatura della pelle sono già attivi). Inoltre si sta sperimentando il «coaching proattivo»: l’orologio diventerà una sorte di allenatore del benessere e della condizione fisica e grazie ai sensori, all’umore e allo stile di vita dell’utente potrà dare consigli.

Ma come funzionano in realtà questi smartwatch? 
Ne abbiamo provati tre e i risultati sono stati più che buoni

Huawei Watch D2 impressiona positivamente soprattutto per la misurazione della pressione arteriosa. Il cinturino si stringe al polso e in pochi secondi invia al display parametri simili a quelli di un apparecchio medicale. L’orologio consente di misurare la pressione anche durante la notte (in questo caso, però, i valori non sono così precisi) e fornisce un riscontro sulla fluttuazione. Ottimi anche l’analisi Ecg (elettrocardiogramma), il monitoraggio SpO2 dell’ossigeno nel sangue e la misurazione del battito cardiaco in tempo reale. In più l’orologio intelligente di Huawei ha 84 modalità di allenamento. Costa 349 euro. Un difetto: non è impermeabile. 

Samsung Galaxy Watch8 ha uno stile elegante con un quadrante rotondo e monitora il livello di stress durante la giornata in modo accurato. Il sistema invia avvisi e consiglia alcuni esercizi di respirazione che fanno parte del software dello smartwatch. Il controllo del sonno è avanzato e include la rilevazione delle apnee notturne. Funzionano bene anche i sensori per il monitoraggio del carico vascolare e quelli dell’ossigeno nel sangue, della pressione sanguigna, del rilevamento della fibrillazione atriale. I difetti? Il sistema Samsung non funziona con gli smartphone Apple. Il costo è di 379 euro.

Infine, Asus Vivowatch 6 Aero di Asus è uno smartband — ricorda un braccialetto, ma ha anche il display — ed è il primo al mondo capace di misurare la pressione arteriosa e fare un elettrocardiogramma con un tocco del polpastrello. Leggero (pesa meno di 27 grammi) e preciso, costa 189 euro.

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31 agosto 2025