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Redazione Brescia
Prova di forza della squadra di Poeta, al terzo successo consecutivo: Poeta raggiunge 21 successi e eguaglia Magro. Può superarlo domenica prossima battendo Treviso nell’ultima giornata: Brescia proverà a chiudere almeno terza ma può ancora arrivare seconda
Non era per nulla scontato, senza Maurice Ndour, vincere a Sassari che nell’ultima partita in casa della stagione – pur senza obiettivi e con molti assenti a sua volta – voleva ben figurare davanti alla propria gente. Ma la Germani ha vinto dove l’anno scorso era caduta, forse compromettendo le speranze di primo posto: quella era la squadra di Alessandro Magro, questa è quella di Giuseppe Poeta che domenica, se batterà Treviso (salva) al Palaleonessa nell’ultima giornata, batterà il record del predecessore, già eguagliato ora a quota 21 successi.
Soprattutto, con una vittoria Brescia sarebbe sicura di arrivare seconda o terza, con la certezza di evitare i campioni d’Italia di Milano, al 100% quinti. Per essere seconda, la Germani dovrà sperare nella sconfitta di Bologna in casa con Trapani e nel contemporaneo successo di Trento a Napoli: se non accadesse, sarebbe terza, mentre finirà quarta se perderà e Trento vincerà la sua partita. Uno scenario, l’unico, da evitare in chiave play off.
Nemmeno il tempo di accomodarsi in tribuna che la Germani sulle ali di capitan Della Valle preme sull’acceleratore, piegando in due la resistenza della difesa casalinga sia nel pitturato, che da oltre l’arco. Tuttavia la Dinamo, intenzionata a salutare i propri tifosi al meglio, lotta su ogni pallone, con Bibbins e Weber a caricarsi sulle spalle i compagni, costringendo coach Giuseppe Poeta a sospendere il tempo, a fronte di qualche sbavatura eccessiva. Al ritorno sul parquet Della Valle e Bilan interrompono il digiuno ospite, ma Cappelletti e Fobbs proseguono a colpire il bersaglio, mentre Brescia fatica nella lotta a rimbalzo, ritrovandosi con un ritardo di otto lunghezze alla prima sirena.
La Germani ruggisce subito, sparigliando il secondo quarto con un parziale fulmineo di 0-6, griffato da Burnell e Mobio, con coach Massimo Bulleri a chiedere un timeout. Bendzius, nel pitturato, tenta di suonare la carica, ma Mobio e Dowe, ricchi di energia e cinismo, effettuano il sorpasso per la nuova sospensione del tempo richiesta dallo staff tecnico sardo. Il Banco di Sardegna ha un sussulto, tramite le iniziative di Cappelletti e Bendzius, ma gli ospiti prendono le misure, soprattutto in attacco, dove il flusso di gioco offensivo biancoblu produce dei punti facili vicino al ferro, con Mobio assoluto protagonista, lanciando Brescia avanti di sei lunghezze alla pausa lunga. Merito della rinnovata intensità difensiva dell’intero collettivo e della pazienza in entrambi i lati del campo.
La terza frazione di gioco è inaugurata da un secco parziale di 7-0 ad opera del Banco di Sardegna, con Weber e Veronesi a fare la voce grossa. Tocca a capitan Amedeo Della Valle interrompere il digiuno della Germani mediante una tripla frontale. La Dinamo, tuttavia, non demorde e continua ad esprimere la propria pallacanestro con tenacia ed aggressività, attaccando il canestro avversario, percuotendo la scatola difensiva bresciana grazie a Fobbs e Bibbins. La Germani, però, si scuote e grazie al cinismo di Dowe, artefice di una prestazione solida, mediante due triple in ritmo proietta i compagni sulla doppia cifra di vantaggio, cercando di dare una prima spallata all’incontro, sebbene Sassari si dimostri sempre leonina e battagliera.
Gli ultimi dieci minuti potrebbero rappresentare una pericolosa buccia di banana per la Germani. I ragazzi di coach Giuseppe Poeta, invece, con la lucidità e la calma tipica delle squadre sicure dei propri mezzi, tengono le redini dell’incontro salde nelle proprie mani, difendendo con intensità e punendo senza pietà i rivali ad ogni occasione utile.
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5 maggio 2025 ( modifica il 5 maggio 2025 | 00:51)
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