La Sicilia si prepara a un importante cambiamento, con l’introduzione di un sistema di buoni per i cibi senza glutine. A partire da mercoledì prossimo, 1 ottobre, i celiaci potranno beneficiare di questi buoni per fare acquisti nelle principali catene di supermercati. Tuttavia, al momento, solo una rete di distribuzione ha aderito, e si prevede che le adesioni aumenteranno nelle prossime settimane. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di abbattere i costi, che attualmente sono in media più alti del 70% rispetto ai cibi tradizionali.
Questa mossa è il frutto di una collaborazione tra associazioni dei consumatori, istituzioni locali e supermercati, con il supporto di un grande cambiamento nella distribuzione dei prodotti gluten free. Il presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobià, ha sottolineato l’importanza di questi buoni, che consentiranno alle persone celiache di accedere a prodotti a prezzi più accessibili.
I beneficiari di questa iniziativa saranno esclusivamente i pazienti celiaci, che dovranno registrarsi tramite le autorità sanitarie competenti. Inoltre, non tutti i pazienti celiaci saranno coinvolti all’inizio: le adesioni inizieranno dalla provincia di Siracusa e si espanderanno gradualmente ad altre zone.
Un mercato in espansione
I costi dei prodotti senza glutine sono notoriamente più alti rispetto a quelli tradizionali, ma i consumatori sperano che questa iniziativa contribuisca a migliorare la situazione. Alcuni alimenti senza glutine arrivano a costare fino al 10% in più rispetto ai loro equivalenti, con un incremento notevole sui prodotti da forno e pasta. Ma il nuovo sistema potrebbe portare a un abbassamento dei prezzi, stimato anche in un 20%, come indicato da alcuni esperti del settore alimentare.
Paolo Barbaro, presidente dell’associazione “Gdo Siciliana”, ha aggiunto che l’iniziativa potrebbe portare alla creazione di nuovi prodotti locali e regionali, con la collaborazione tra agricoltori, negozi e produttori siciliani. Questo consentirà di rendere più sostenibile l’approvvigionamento di cibi senza glutine, favorendo così l’economia locale. Con l’approvazione di questi buoni, la Sicilia diventa il primo esempio di una regione che affronta concretamente la problematica del cibo senza glutine, sempre più diffuso tra la popolazione. La speranza è che il progetto possa essere replicato anche in altre regioni italiane, per garantire maggiore accesso e libertà di scelta a chi soffre di celiachia.
