Se c’è un’auto che risponde perfettamente alla definizione di “fuori dagli schemi”, quella è la Citroën DS. Ammiraglia dall’impostazione assolutamente originale, ma che dietro l’apparente follia cela una visione concreta e all’avanguardia. Figlia dell’era in cui tra i progettisti Citroën la parola d’ordine era sperimentazione, la DS non ha solo rappresentato una vera e propria icona di stile sin dal debutto, ma ha anche introdotto un quantitativo invidiabile di innovazioni per l’industria automobilistica europea, dai freni a disco ai motori a iniezione, fino ad arrivare alle leggendarie e raffinatissime sospensioni idropneumatiche. Così l’ammiraglia del Double Chevron ha saputo fare breccia nel cuore degli automobilisti, tradizionalmente piuttosto conservatori nelle proprie scelte, al punto da raggiungere elevati numeri di produzione. I primi esemplari escono dalle linee dello stabilimento parigino nel 1955 (la presentazione si tenne il 6 ottobre 1955 al salone di Parigi), e già nel 1969 viene assemblata la DS numero 1 milione, mentre al termine definitivo della produzione, nel 1975, la cifra raggiunge quota 1.445.960 esemplari. Ma la storia della DS è destinata a proseguire anche dopo la chiusura della linea di montaggio, mantenendo un ruolo di protagonista nell’immaginario collettivo, dal cinema alla moda. Al punto che ancora oggi la Citroën DS resta una di quelle poche vetture immediatamente riconoscibili anche da parte di chi non vive di “pane e motori”. Di seguito, ripercorriamo la storia della Citroën DS e le principali innovazioni che ha portato al debutto.