Papa Leone XIV su Ucraina e piano Trump: «Non è realistico escludere l’Europa»
di Gian Guido Vecchi
CASTEL GANDOLFO – Trump che continua a mettere in discussione ed escludere l’Europa sull’Ucraina, che ne pensa? «Io penso che il ruolo dell’Europa è molto importante e l’unità dei paesi europei è veramente significativa, specialmente in questo caso». Di ritorno in Vaticano, Leone XIV esce la sera da Villa Barberini, dove stamattina ha ricevuto per mezz’ora Zelensky, e risponde asciutto e diretto: «Cercare un accordo di pace senza includere l’Europa nei colloqui non è realista: la guerra è in Europa, e penso che sulle garanzie di sicurezza che si cercano oggi e nel futuro l’Europa debba farne parte. Purtroppo non tutti lo capiscono, però qui c’è un’opportunità molto grande per i leader dell’Europa di unirsi e di cercare insieme soluzioni».
Sul piano Trump, il Papa americano dice di non averlo ancora letto tutto ma considera: «Purtroppo, credo che alcune parti di ciò che ho visto apportino un enorme cambiamento a quella che per molti, molti anni è stata una vera alleanza tra Europa e Stati Uniti. Le osservazioni fatte sull’Europa, anche nelle interviste recenti, credo stiano cercando di smantellare quella che ritengo debba essere un’alleanza molto importante oggi e in futuro». La mattina, Leone XIV ha ricevuto il presidente ucraino per la terza volta, dopo le udienze del 18 maggio e 9 luglio.
«Evidentemente il tema principale è stato la questione della guerra, la maniera per cercare un accordo, un cessate il fuoco. Abbiamo parlato in particolare della questione dei bambini sequestrati, dei prigionieri, di come la Chiesa può aiutare a riportare in Ucraina i bambini soprattutto». Papa Prevost ha confermato che «la Santa Sede è disponibile per offrire spazio e opportunità per trattative e negoziati», salvo aggiungere: «Fino ad adesso non è stata accettata l’offerta, però siamo disponibili a cercare una soluzione per arrivare a una pace duratura e anche giusta».
Quanto all’invito di Zelensky ad andare in Ucraina, «spero di sì, ma non so quando», spiega il Papa: «Bisogna essere anche realisti in queste cose, magari si potrà fare». Leone XIV, tra le altre cose, è tornato anche sulla mancata preghiera alla Moschea Blu di Istanbul: “Ma chi ha detto che non ho pregato? Cioè, hanno detto che non ho pregato, ma io ho dato una risposta già sull’aereo, ho menzionato un libro («La pratica della presenza di Dio» di fratel Lawrence), può darsi che stia pregando anche in questo momento…». Posto che «io preferisco pregare in una Chiesa cattolica nella presenza del Santissimo Sacramento», il pontefice ha definito così quanto era stato riportato della sua visita alla moschea: «Curioso, diciamo».