Entro il 2030 potremo disporre di vaccini personalizzati contro il cancro e le malattie cardiache e autoimmuni: la chiave è l’mRNA

Negli ultimi anni, i laboratori di Moderna e di altri centri di ricerca dei vaccini internazionali si trasformano in veri cantieri. Qui, la tecnologia dell’mRNA, è già stata sperimentata con successo nel vaccino contro il Covid-19. Nei prossimi tempi, diventerà un alleato nella lotta contro i tumori più aggressivi. Il dottor Paul Burton, direttore medico della biotech statunitense Moderna, racconta come i vaccini personalizzati contro il cancro partano da una semplice biopsia. Analizzando il profilo genetico del tumore, gli scienziati sono in grado di progettare un vaccino su misura che istruisce il sistema immunitario a colpire solo le cellule malate. Un lavoro di precisione che potrebbe rivoluzionare la cura di tumori come quelli al pancreas, ai polmoni o alla prostata. L’approccio non si ferma al cancro: già oggi i test clinici mostrano risultati incoraggianti per malattie cardiovascolari, autoimmuni e genetiche. Il futuro della medicina si scrive oggi nei laboratori di Cambridge (Massachusetts), sede di Moderna, ma anche nelle strutture pubbliche e universitarie europee che collaborano al progetto.

La pandemia accelera la medicina: l’mRNA avanza verso nuovi orizzonti

Durante la pandemia, il mondo assiste a una mobilitazione scientifica senza precedenti. In meno di un anno, le aziende farmaceutiche come BioNTech e Moderna riescono a sviluppare un vaccino efficace contro il SARS-CoV-2, dimostrando la potenza dell’RNA messaggero. Quella che all’inizio sembra una tecnologia sperimentale si impone ora come pietra angolare della medicina di precisione. Gli investimenti massicci del 2020 e del 2021, uniti all’urgenza sanitaria globale, spingono in avanti la ricerca di almeno 10-15 anni, secondo gli esperti. Ora il rischio è che la fine dell’emergenza rallenti questa corsa. Per il dottor Paul Burton, è essenziale non smettere di investire: “Siamo davanti a una rivoluzione“, dice, “ma abbiamo bisogno di finanziamenti pubblici e privati per completare il lavoro”. La sinergia tra centri di ricerca, aziende e istituzioni – come il Ministero della Salute italiano (portale salute.gov.it) – diventa cruciale per trasformare queste speranze in cure accessibili.