Il pollo è il secondo di carne più amato dagli italiani che lo consumano almeno una volta a settimana. Per celebrare questo alimento, il 2 ottobre torna il Pollo Arrosto Day, promosso da Unaitalia, l’associazione dei produttori di carni avicole. Tema di questa nona edizione è la croccantezza e il cosiddetto “crunch effect”. Ma perché il cibo che “suona” appaga il palato e ha effetti positivi sul punto vita?

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Pollo: perché fa bene

«Le carni bianche sono una scelta ottimale per la salute. Ricche di proteine nobili e aminoacidi essenziali sono indispensabili per la costruzione e il mantenimento dei muscoli. Sono povere di grassi saturi e calorie, altamente digeribili, grazie a fibre muscolari sottili e scarsa presenza di tessuto connettivo. Inoltre, sono un’ottima fonte di vitamine del gruppo B e di vitamina B12, essenziale per il metabolismo energetico e il sistema nervoso», spiega il Professor Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo dell’Università Campus Biomedico di Roma. «Oggi le carni bianche sono sempre più apprezzate dagli italiani: il 2024 ha visto gli acquisti domestici in crescita del 4,6% rispetto all’anno precedente. Un trend confermato anche dal primo trimestre 2025, con un +5,7% rispetto all’anno precedente», sottolinea Lara Sanfrancesco, direttrice di Unaitalia e continua: «Il Pollo Arrosto Day è un’occasione per scoprire trend e curiosità su una carne 100% made in Italy, che piace al 94% delle famiglie per le sue proprietà nutrizionali, il gusto e la versatilità di preparazione, che può spaziare da versioni healthy a quelle più appetitose e crunchy».

Pollo Arrosto Day: la parola allo chef

Tra gli ambasciatori di questa nona edizione, “Il Pollo Arrosto suona bene” c’è anche il “maestro della brace” Errico Recanati del ristorante Andreina, 1 stella Michelin, che cucinerà la ricetta croccante perfetta: Cracker di pollo in potacchio e aglio affumicato, per una sound experience unica incentrata sull’effetto crunch. I suoni della ricetta, come il fruscio degli ingredienti, il rumore delle preparazioni e il crunch del pollo arrosto, saranno trasformati in un concerto di musica elettronica dal sound unico da vedere alle 16.00 sul canale Facebook di www.vivailpollo.it. Per Recanati la croccantezza è un elemento chiave: «Convoglia l’attenzione sul piatto, sulla masticazione e permette di gustare al meglio i sapori. La brace in questo è fondamentale: occorre trovare la giusta distanza per avere la massima resa e qualità».

Croccantezza: perché piace

Per “crunch effect si intende il fenomeno per cui masticare con calma, ascoltando il suono del cibo croccante che si scioglie in bocca, rilassa i nervi e fa godere appieno il senso della pietanza. Un trend, quello della croccantezza, che appassiona 8 italiani su 10, con il 57% che sceglie sempre più cibi crunchy che in passato, e di cui il pollo arrosto è un esempio perfetto. Per 6 italiani su 10, infatti, il crunch del pollo arrosto genera appagamento e soddisfazione: quasi un terzo sostiene che questo piatto fornisca maggiore sazietà rispetto agli altri cibi croccanti. Inoltre, circa 4 italiani su 10 sostengono che il pollo arrosto è il loro comfort food, perché adorano la croccantezza della pelle. Non a caso nella classifica dei cibi croccanti salati preferiti, posizionano il pollo nelle prime cinque posizioni. A rivelarlo una flash survey AstraRicerche. Tra gli altri cibi presenti anche le fritture: verdure, frittelle, fiori di zucca e pollo fritto, le patatine fritte e la bruschetta.

Crunch factor: cosa dice la scienza

Il cibo ammalia tutti i sensi perché non è costituito solo da odore, vista e sapore, ma anche dal suono. Lo dice la scienza. Il rumore della masticazione può raggiungere anche i 63 decibel, più del suono prodotto da una normale conversazione (60 decibel) e del fruscio delle foglie (20 decibel). Il croccante, quindi, è musica per i sensi e influenza il nostro rapporto con il cibo. Ogni prodotto che si può sgranocchiare richiede un tempo maggiore di masticazione e consente un incremento della consapevolezza e del piacere nel consumo di cibo.

Non a caso quasi il 65% degli italiani collega al croccante appagamento e soddisfazione, il 61,4% a gioia e allegria, il 48,3% a relax e distensione. Secondo una ricerca condotta dalla Ball State University, la croccantezza dei cibi porta effetti benefici anche sulle persone stressate. Assaporare cibo croccante porterebbe a un aumento della produzione di serotonina che ha un effetto calmante e rilassante sulla psiche. Il crunch inoltre ha un grande potere “dimagrante”: uno studio della Brigham Young University e della Colorado State University ha evidenziato come la masticazione di cibi croccanti riduca del 30% l’assunzione di calorie.