
I giudici di MasterChef Italia, Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri. Credit: Ufficio Stampa Sky
ORA CHE LA MASTERCLASS è al completo, la competizione di MasterChef Italia entra nel vivo. Infatti, in questo terzo appuntamento che accompagna il pubblico nella sera di Natale, gli aspiranti chef si confrontano con l’unica Golden Mystery Box di questa edizione (incentrata sugli antipasti). Poi il primo Invention Test (dedicato alla polenta) e uno Skill Test che omaggia le grandi famiglie dell’alta ristorazione italiana. Ecco il racconto di questa puntata, tra top e flop.
L’unica Golden Mystery Box della stagione: viva gli antipasti
Questo terzo appuntamento con MasterChef inizia con l’unica Golden Mystery Box di questa edizione. Al suo interno ci sono girello, polpo, fave fresche, pecorino, peperoni corno, patate, friselle, carciofi, acciughe, zucchine con fiore. «Sono tutti ingredienti buoni e versatili ideali per realizzare un antipasto», dice Cannavacciuolo, chiedendo ai componenti della Masterclass di fare un antipasto sfizioso che li convinca.
In questa prima sfida iniziamo a vedere come se la cavano i 20 aspiranti chef che compongono la Masterclass. E soprattutto conosciamo meglio le loro personalità. Dopo i 60 minuti, i giudici Antonino Cannavacciuolo, Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri iniziano con gli assaggi. I top e i flop di questa prima fase? I giudici assaggiano i piatti migliori e i peggiori.
Gli assaggi dei giudici, dall’enciclopedia vivente di MasterChef Matteo R alle poche parole di Matteo L
Tra i top c’è sicuramente Matteo R. – enciclopedia vivente di MasterChef – che fa assaggiare “Family Meal”, che sono tentacoli di polpo scottati su crema di patate, carciofi e fiori di zucca in pastella. Dice che è «quello che porterei a una cena di Natale, Capodanno, soprattutto in famiglia». I giudici apprezzano molto. Un altro nome top è quello di Dounia che – non appena viene chiamata dai giudici – si commuove. Il suo piatto “Un’altra avventura” è polpo scottato, rosmarino, basilico e pepe su crema di patate alla paprika e olio al prezzemolo e menta. Barbieri lo definisce «una gran bontà».
In questa prima fase, i giudici assaggiano i piatti che reputano meglio riusciti. Così arriva Matteo L.; il suo “Petali d’oro” sono rondelle di vitello e patate con crema di zucchine, menta, aceto e petali di fiori di zucca; Cannavacciuolo commenta con un «Come primo piatto è tanta roba. Tu sei di poche parole, ma il piatto parla». Ma anche Matteo C. Il suo piatto “Fra gli scogli” è un polpo cotto a bassa temperatura con crema di patate e pecorino, gastrique al vino rosso e frisella bagnata. Quest’ultimo è considerato da molti come il favorito, ma Locatelli – dopo aver sottolineato che la purea di patate è «molto sapida» – gli ricorda: «Non so se sei quello da battere». Matteo C. è molto sicuro di sé e a inizio puntata lo mostra, facendo una figuraccia. È tra i flop di questa prima fase. Così come Carlotta, che vuole essere a tutti i costi considerata tra le migliori.
Due golden pin assegnate!
Tra i top di questa Golden Mystery Box c’è l’istrionica Dorella, che si presenta con il piatto “Un polpo in masseria”: polpo scottato su crema di patate, acciughe e pecorino, peperoni in padella e fave croccanti. Dopo aver sottolineato stizzita che il suo nome non viene mai considerato tra i favoriti, agli altri grida: «Temetemi». Meravigliosa.
I giudici decidono di assegnare le due golden pin. Vanno a Dounia e Matteo L, che vengono mandati in balconata. Con loro si salvano anche Matteo R. e Dorella. Invece Matteo C. viene rimandato nella Masterclass, pronto per l’Invention Test.
L’Invention Test dedicato alla polenta
Per questo Invention Test gli aspiranti chef si trovano davanti molti tipi di farina. Servono tutte per preparare la polenta. Vittoria è entusiasta ma anche dubbiosa: «Sono abituata a mangiarla, da noi d’inverno è un piatto tipico. Ma a MasterChef che cacchiarola fai con la polenta?». Bella domanda.
«C’è il preconcetto che sia una pietanza del nord, ma in tutta Italia ci sono piatti a base di polenta», spiega Locatelli. «Sempre più di frequente si sposta dalle cucine di casa a quelle dei ristoranti e diventa gourmet. È questo quello che vi chiediamo», indica Cannavacciuolo.
I due “svantaggiati” Carlotta e Jonny
I giudici chiedono agli aspiranti chef di portare la propria idea di polenta. E chiedono a Dounia e Matteo L di scegliere un aspirante chef a testa da penalizzare. Dounia decide di svantaggiare Carlotta, che sembra molto sicura di sé. E invece Matteo L. sceglie di penalizzare Jonny. Carlotta e Jonny devono così preparare due polente.
I due “svantaggiati” vanno dai giudici. Il piatto di Carlotta non convince Cannavacciuolo, Barbieri critica l’assenza di sale in quello di Jonny («Mi sembra un compitino»).
Il «mezzo miracolo» di Irene e il piatto «terribile» di Georgina
Poi chiamano Irene con una sorta di crêpe di polenta. «È un piatto al limite, fatto in dieci minuti», commenta lei in confessionale. «Il piatto ha un buon sapore, c’è una bella conversazione tra quello che hai messo in mezzo e la salsa», commenta Locatelli, valorizzando questo «miracolo» che ha portato.
Tocca a Georgina, che porta un piatto che chiama “Laura” come la madre, «perché lei non fa mai la polenta». «Un piatto veramente terribile. Le chips di polenta possono anche passare. Il sugo è molto concentrato, va a coprire tutti gli aromi, questa vellutata che hai fatto non c’entra nulla col piatto». Lei dice che «questo non definisce chi sono io». Vero, però anche meno. Flop.
Iolanda e Dorella meriterebbero uno spin-off dedicato solo a loro
Arriva Iolanda. Mentre cucina e mentre porta il piatto ai giudici (“Ball mais”, ovvero sfere di polenta con cuore di gorgonzola, salamella e olio al cipollotto) canta di continuo. Si dimentica il nome di chef Locatelli, mentre parla con i giudici, e sembra vivere nel suo universo parallelo pieno di unicorni (e cipollotti). Dorella come al solito non sopporta la sua esuberanza: «Stavo per buttarmi giù dal balcone», commenta. Il loro continuo punzecchiarsi meriterebbe uno spin-off del programma. Il piatto è «un po’ confusionario», dice Locatelli. Barbieri dice che «la cosa interessante è quest’olio aromatizzato».
Giuliana, invece, si ispira al piatto di Barbieri. «Quando si copia bisogna copiare bene», commenta lui. «Se facevi di testa tua era meglio. Non sei tanto brava a copiare». Ops. Flop.
Il pianto di Katia e gli esiti di questo Invention Test
Prima di presentarlo ai giudici, Katia non assaggia il suo piatto. Lo confessa a Cannavacciuolo che, furioso, si rifiuta di assaggiare: «E io devo fare la cavia per te?». Lei scoppia a piangere. Momento di panico generale. Locatelli è più gentile: «Non è sgradevole. È un po’ difficile definirlo. Mi ricorda le colazioni del nord Europa. A me piace il piatto». A vincere è Franco, che ottiene un vantaggio sullo Skill Test.
E invece i piatti peggiori? Sono quelli di Eros (che aveva pure finito di cucinare prima della fine del tempo e si era messo ad aspettare), Katia, Georgina e Giuliana. «Voi quattro non siete amici della polenta», dice Cannavacciuolo. Katia è salva: «Giuro che d’ora in poi assaggerò tutto». Anche Giuliana è salva. Rimangono Eros e Georgina. Non c’è un piatto peggiore: «entrambi non siete stati all’altezza di questa cucina». Vanno dritti all’ultimo step dello Skill Test dove «al primo errore si va a casa». Olè.
Il primo Skill Test di MasterChef 15, diviso in coppie
Ed eccoci arrivati al primo Skill Test di questa edizione di MasterChef. Un test in cui «bisogna dimostrare capacità tecniche, competenze e skills» (cit Locatelli). Gli aspiranti chef devono cucinare in coppia e sono divisi in 2 batterie. Le coppie peggiori vanno allo scontro finale, dove entrano in gara anche Georgina ed Eros. A quel punto la gara diventerà singola e ognuno dovrà lottare per rimanere nella Masterclass.
Franco, vincitore dell’Invention Test, gareggia nella prima batteria e ha il potere di creare le coppie. Sceglie Matteo L (soprannominato “l’edera”) come compagno per questa sfida. Poi crea le altre coppie: Teo e Alessandro (i più forti secondo molti), Dorella e Antonio (entrambi gasati, si definiscono “zia e nipote”), Iolanda e Gaetano (lei felicissima, lui meno), Katia e Giuliana (coppia che Franco definisce «debole»). Gli altri otto gareggeranno nella seconda batteria.
Chef Roberto Bottero di Arnaldo Clinica Gastronomica e la spugnolata
In questo Skill Test si vogliono omaggiare le grandi famiglie dell’alta ristorazione italiana. Per questo motivo vengono ospitati alcuni chef di grande livello. Il primo è chef Roberto Bottero, di Arnaldo Clinica Gastronomica a Rubiera, primo ristorante italiano a ottenere la stella Michelin nel 1959.
Chef Bottero porta la spugnolata, un’evoluzione della lasagna. Le coppie devono replicare questo piatto, che chef Bottero spiega come cucinare in maniera molto dettagliata. Il tutto prima dell’ingresso del leggendario carrello dei bolliti. «Sono quasi commosso», commenta Barbieri. Le coppie possono prendere solo 3 pezzi in totale dal carrello.
Iolanda e Gaetano: la coppia che non ti aspetti – TOP
Il primo assaggio è quello del piatto di Teo e Alessandro («Buono ma il fungo di solito va cotto un po’ di più e quindi diventa un po’ più tenero», commenta Bottero). I due si salvano. Poi tocca alla spugnolata di Iolanda e Gaetano. La loro coppia è meravigliosa: battibeccano, non si capiscono ma sono divertenti. Il piatto non convince chef Bottero: «Sembrano dei cannelloni. La pasta è spessa. Il ripieno sarebbe anche buono ma la besciamella è poca».
I giudici chiamano la coppia Franco – Matteo L. «Il sugo va bene. L’impasto contiene poca besciamella», critica chef Bottero. Per ora niente balconata per loro. Ed ecco la coppia Dorella – Antonio, che fa meglio. «Cucinare con Dorella è stata un’esperienza irripetibile. Ma nel senso che dopo questa volta non ci vedranno più insieme», commenta ironicamente Antonio. I due si salvano e vanno in balconata.
Infine Giuliana e Katia. «Il fungo è poco cotto, non è molto cremosa all’interno e anche la pasta è troppo spessa», commenta chef Bottero. «È cruda», aggiunge Cannavacciuolo. Non passano. Sono tre le coppie in stand-by. La coppia che fa il piatto peggiore è quella composta da Giuliana e Katia. Andranno all’ultimo step, con anche Georgina ed Eros.
Secondo Skill Test con Antonio Dipino
Continuano gli Skill Test con la seconda batteria. Franco crea gli accoppiamenti anche per gli altri 8 aspiranti chef rimasti. Si sfidano: Dounia e Carlotta, Vittoria e Irene, Niccolò e Piponzio, Jonny e Matteo R.
Si procede con il racconto delle grandi famiglie dell’alta ristorazione italiana. I giudici e le 4 coppie di questo Skill Test accolgono chef Antonio Dipino, de “La Caravella” di Amalfi, prima stella Michelin del Sud Italia. Porta gli Scialatielli ai frutti di mare, che per chef Dipino è «uno dei piatti di pasta a mano più famosi del Sud Italia degli ultimi 60 anni». Le coppie devono replicare il piatto.
Gli scialatielli ai frutti di mare degli aspiranti chef (e il flop di Jonny e Matteo R)
Il primo assaggio è del piatto di Piponzio e Niccolò. «Buono. Bravi», commenta chef Dipino. Vengono fatti accomodare in balconata. Poi tocca agli scialatielli di Jonny e Matteo R: «Il taglio non ci siamo, non è quello giusto. Condito pochissimo, pomodori crudi e persino i frutti di mare un po’ troppi cotti». Anche Locatelli è deluso: «Un po’ meno scena e un po’ più fatti». Ha ragione. Flop.
Tocca alle ultime due coppie. Si parte con Carlotta e Dounia che dopo questa prova superano antiche antipatie e imparano a lavorare assieme. Sono felici del piatto realizzato. «A livello di taglio dev’essere un pochettino più sottile. Dovevano cuocere un pochettino di più», commenta Dipino. Non convincono immediatamente lo chef. L’ultimo assaggio è per il piatto di Vittoria e Irene: «Mi sono scialato», commenta chef Antonio Dipino. Vengono mandate in balconata, dopo che i giudici si mangiano tutto il piatto.
La coppia peggiore di questa seconda batteria? È quella formata da Jonny e Matteo R. Carlotta e Dounia, invece, si salvano all’ultimo.
Ultima sfida della puntata di Natale di MasterChef
Le coppie peggiori di queste due batterie? Giuliana – Katia e Jonny – Matteo R. A loro si aggiungono Georgina ed Eros. Ora le coppie si sfaldano e ognuno gareggia per se stesso.
Per quest’ultimo Skill Test dedicato alle grandi famiglie della cucina italiana non viene accolto in cucina un nuovo nome. Ma Giorgio Locatelli si toglie per un attimo dal ruolo di giudice e diventa ospite d’onore. Infatti, parla del ristorante La cinzianella, che raggiunge la stella Michelin nel 1985. Spiega: «Mio zio Alfio era un pasticciere decise di aprire un hotel ristorante in una palude, ma funzionò e ne fummo tutti coinvolti. Tutti sotto la guida di un grande direttore: la zia Maria Luisa. Non lavorava ma faceva lavorare. Non mi volevano in sala perché facevo casini, e quindi mi hanno mandato in cucina. E il resto è storia», conclude prendendo in giro l’ossessione di Franco del «fare la storia».
Il lavarello di zia Maria Luisa
Locatelli mostra il piatto che devono replicare: è il lavarello spaccato Maria Luisa. Dopo averlo raccontato mostra anche come sfilettare il pesce.
Iniziano gli assaggi. Locatelli è molto deluso anche perché alcuni mollano durante la prova. Georgina è salva: «Hai rispettato il piatto della mia storia», dice Locatelli. Tocca a Jonny. «La salsa è un po’ nascosta, mi sembra una versione un po’ più dietetica di quella che faceva mio zio Alfio», commenta. Anche se poi lo lascia andare in balconata.
Tocca a Matteo R. che è «autocritico» e ammette di aver messo troppa poca salsa. «La reazione di Maillard per ora è la migliore», commenta Cannavacciuolo. «Infatti il pesce ha più sapore». Matteo R. è salvo.
Tocca ai tre peggiori: Eros, Giuliana e Katia. Le ultime due, durante la prova, vanno nel panico e fanno una grande confusione. Sono loro due a giocarsi l’eliminazione.
La delusione di chef Locatelli e la doppia eliminazione a sorpresa a MasterChef
Locatelli commenta il piatto di Katia: «È uno dei peggiori piatti che abbia assaggiato qui a MasterChef». Ma forse il piatto di Giuliana è ancora peggio. «A parte che manca la salsa, ma soprattutto manca il sale», commenta Locatelli. «Neanche un gatto mangia una roba del genere», aggiunge Barbieri. Locatelli dice di aver perso molto la fiducia in loro, durante questa prova. E infatti i giudici decidono di eliminare entrambe le aspiranti chef.
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MasterChef Italia, show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, è tutti i giovedì in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. Il prossimo appuntamento è infatti il 1° gennaio 2026.