di
Eliana Liotta

La rubrica «Smart Tips» tratta delle proprietà benefiche di una versione green del regime alimentare nato sulle nostre coste. Un nuovo studio ne dimostra i benefici per la salute cognitiva

La versione «verde» della dieta mediterranea può aiutare a mantenere giovane il cervello

Lo mostra un nuovo studio, appena pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition, in cui un team di ricercatori internazionali ha analizzato i dati di 294 persone in sovrappeso o con obesità. I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi che hanno seguito per 18 mesi rispettivamente una dieta sana standard, la dieta mediterranea classica o quella green. Quest’ultima prevedeva meno carne rossa ed era «rinforzata» dalla presenza di polifenoli, molecole con proprietà antiossidanti, provenienti dal tè verde, dalle noci e dal Mankai, una microalga nota come lenticchia d’acqua.



















































I risultati 

I volontari sono stati monitorati con esami che misuravano i livelli di due proteine: Galectina-9 e Decorina, coinvolte nella risposta immunitaria e nell’infiammazione. Più ce n’è in circolo, maggiore sembra essere il rischio di un declino cognitivo accelerato. 
Secondo gli autori, analizzare queste molecole nel sangue è come guardare attraverso una finestra sul futuro del cervello: permette di individuare cambiamenti biologici molto prima che compaiano i sintomi di una demenza. Che cosa è emerso? Chi si era alimentato secondo la dieta mediterranea «verde» aveva livelli inferiori, rispetto agli altri, delle due proteine

Il menù 

Il modello green-mediterraneo ha una base vegetale identica a quella del regime originario. 
La sfumatura verde consiste nel cucinare più spesso legumi al posto della carne e nell’aumentare i cibi particolarmente ricchi di polifenoli, una famiglia che conta oltre 200 tipi di composti fitochimici. 
Nella pratica? Si può rinunciare al Mankai, che non si trova facilmente in Italia. Una buona idea è bere tè verde (le cui foglie sono formate per il 30-40% da epigallocatechina gallato), mangiare frutti e ortaggi dipinti di rosso e blu dalle antocianine come mirtilli o radicchio, ricordarsi di aggiungere noci a colazione o alle insalate (una porzione da 30 grammi apporta circa 450–600 milligrammi di polifenoli), gustare un quadratino di cioccolato fondente almeno al 70%.

* La revisione scientifica è di Lucilla Titta, coordinatrice del programma Smartfood allo Ieo-Istituto europeo di oncologia.

5 ottobre 2025