di Isabella Fantigrossi
Il tono dell’umore non è dovuto solo alla mente ma è il risultato di una complessa interazione tra organi tra cui l’intestino. Parola di Uma Naidoo, psichiatra nutrizionista di Harvard, oggi in libreria con il suo ultimo saggio, «Calma la mente con il cibo» (Feltrinelli)
Un’epidemia di ansia. Gli studiosi di Harvard non hanno dubbi. In questo momento storico stiamo attraversando «una crisi di ansia senza precedenti». L’ansia, cioè — quello stato eccessivo di allerta del nostro cervello che causa scarsa capacità di concentrazione, pensieri ossessivi, confusione, frequenza cardiaca elevata, vertigini e mal di stomaco —, è oggi il disturbo di salute mentale più comunemente diagnosticato al mondo. Indipendentemente dai suoi fattori scatenanti: biologico, psicologico o sociale. Come curarla? Con la psicoterapia e con i farmaci, se necessari, senza dubbio. Ma, spiega Uma Naidoo, pioniera della psichiatria nutrizionale al Massachusetts General Hospital e docente alla Medical School dell’Università di Harvard — «ci sono ancora sfide significative da affrontare nella cura efficace e duratura dell’ansia». Una di queste è, ed è l’oggetto del nuovo libro della studiosa («Calma la mente con il cibo», Feltrinelli), la psichiatria nutrizionale, cioè quel campo della ricerca medica che rivela i modi in cui il cibo influenza i sentimenti e l’umore.
«Non molto tempo fa, le mie tre aree di studio (nutrizione, cucina e psichiatria) potevano sembrare uno strano miscuglio di interessi — scrive —. Ma nell’ultimo decennio circa, la ricerca scientifica ci ha portato a capire che queste epidemie gemelle di salute mentale e fisica sono legate fra loro. Patologie come la disbiosi intestinale, l’infiammazione cronica e le malattie metaboliche spesso causano l’ansia. Vale anche il contrario: in quasi tutte queste patologie, è dimostrato che l’ansia causi o aggravi i sintomi fisici».
La spesa anti-ansia
Che fare allora? Uma Naidoo ha elaborato un vero e proprio protocollo di salute. Si comincia con la spesa anti-ansia. Si prosegue con le sei regole anti-ansia, i sei pilastri su cui basare la propria alimentazione. Infine, la studiosa suggerisce un piano alimentare per la buona salute mentale. Ricordando che non è solo il tipo di cibo a essere utile ma è la stessa attività del cucinare che è utile a favorire la calma e a rasserenare la mente.
Al supermercato, dunque, la scienziata consiglia di fare scorta sempre di questi alimenti: verdure crucifere come pak choi, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolo cappuccio, cavolfiore e cavolo riccio; cibi antinfiammatori e antiossidanti come frutti di bosco, frutta a guscio, semi e tè, fra cui tè nero, tè verde e tisane alle erbe; legumi e verdure a foglia verde: fagioli, ceci, lenticchie, soia; rucola, bietola, lattuga romana e spinaci; cibi fermentati (kimchi, miso, crauti e yogurt); cibi ricchi di acidi grassi omega-3 (salmone, frutta a guscio e semi); olio extravergine d’oliva e olio di avocado; cioccolato naturale extra fondente; spezie ed erbe aromatiche: curcuma, pepe nero, zafferano, paprika, origano, rosmarino, menta, prezzemolo e timo.
Le sei regole anti-ansia
I pilastri del mangiare anti-ansia? Mangiare integrale. Cibarsi di tutti i colori: portare in tavola ortaggi di una varietà di colori aiuta a garantire un apporto sano di tutti i nutrienti che calmano la mente. Incrementare i micronutrienti: quelli più utili nella lotta all’ansia, spiega Uma Naidoo, sono le vitamine del gruppo B, la vitamina C, la vitamina D e la vitamina E e poi, tra i minerali, il calcio, il ferro, il magnesio e lo zinco. Privilegiare i grassi sani. Evitare i cibi processati che scatenano l’ansia. E, infine, puntare all’equilibrio: «La dieta migliore per il cervello è quella ricca di cibi sani, ma anche piacevole al gusto. Nutrirsi significa dare energia al corpo, ma anche dare piacere agli occhi e al palato».
Che cosa vuol dire in sintesi? Torniamo alla dieta mediterranea. «Come per tutte le associazioni fra dieta e salute mentale, l’effetto della dieta mediterranea su patologie come l’ansia è stato studiato seriamente solo di recente, ma non sorprenderà sapere che ci sono forti indicazioni del fatto che sia benefica per la depressione e l’ansia».
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5 ottobre 2025 ( modifica il 8 ottobre 2025 | 06:46)
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